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Racconti di Viaggio

domenica

I l cervello comanda ma.... se le gambe un girano !!

Oggi dopo un po' di tempo sono riuscito a fa' un giro in bici. Era gia' un po' che ci stavo a pensa' ma quando il tempo brutto , quando il freddo non c'ero mai riuscito. Prima di parti' ho penso a indove anda' . Visto che e' gia un po' che un ci monto direi d'anda' un poino in pianura lungo il fiume Pescia e poi vo' a fa' un po' di salita . Dopo aver finito di preparammi (d'inverno in bicicletta a prepara' tutto sembra d'anda' via una settimana ) son pronto per parti' . Apro il cancello e via...ma fatti 200 metri torno indietro che mi son scordo la borraccia. Si riparte e dopo poco arrivo lungofiume . pedalo a un ritsmo sostenuto ma non velocissimo ma c'e quarcosa che un va'. Mi fermo e controllo le gomme , ma sono a posto . Riparto, ma  c'e quarcosa che frena la bici, controllo ma i freni sono a posto. Riparto , ma,  riborda , c'e' qualcosa che non va' . Controllo tutta la bici ma... lei e' perfetta . Riparto, ma ancora ce' qualcosa che non va' bene . Scocciato mi rifermo, nulla tutto a posto. Riparto , e mi accorgo che un e' la bici che ha problemi ma .... sono le mi gambe che un rispondono ai comandi. Il mi' cervello mi dici una cosa cosa ma loro sono di un altra idea e siccome senza quelle e un si va' da nessuna parte decido di cambiare direzione e di infilammi dentro il padule di Fucecchio che e' tutto bello pari e un ci sono salite . Dopo tutta l'acqua che ha fatto sara' pieno fino all'occhi'. penso tra me e me mentre mi avvicino al padule . Infatti arrivato li'mi trovo davanti le vie allagate e percio' devo deviare per scorciatoie che solo noi del posto conosciamo. Quando entri in questa area palustre, con il silenzio che c'e , la testa si svota e hai solo da ammirare il panorama e osservare gli uccelli che volan via al mio pasaggio. Casotto del sordo, casin del Lillo , piccoli anfratti in mezzo agli alberi, sono, i posti dove oggi mi fermo a osserva' la natura e a godemmi il panorama e a gustammi il silenzio . E' l'ora di torna' a casa e visto che le gambe oggi un ci sono mia tanto e allora taglio per dei canali per fa' prima. E visto che un ho tanta gamba indovinate un po' chi arriva ? il vento, il maledetto vento che diventa subito un incubo . Infatti appena sono uscito da un boschetto , dove il vento un lo sentivo, l'ho come si dice noi , subito nel muso . Il mio destino e' segnato e infatti implacabile mi sta' sempre contro fino a cento  da casa e poi  , quasi a pigliammi per il culo , smette.  Il giro , nonostante le gambe , l'ho finito e  vi posso di' che ha ripiglia'il ritmo sara' dura ma è il destino dei ciclisti...basta un trova' il vento nel muso. Ci si aggiorna...                                                                                                                                                           




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