E' estate , il momento per chi e' appassionato della bicicletta di fare escursioni piu' lunghe guardando meno all'ora . Ci si trova da Mizio , che e' sempre l'ultimo , cosi' si accorcia i tempi. Perche' dovete sapere che il ciclista amatoriale , quando esce in bici, deve esse bellino... si deve garba'. Se non ha la muta tutta in pandanne e un esce , se non ha il calzino apposto e un esce .. insomma siam peggio delle donne. Insomma ci si trova da Mizio e come al solito quando c'e' da decide indove anda' ognuno ha da' di la sua e avanti che siam d'accordo e' belle che passo un quarto d'ora. Dopo la solita discussione si decide di andare verso la Garfagnana per essere precisi al ponte del Diavolo. Si parte e si decide di passa' dalle vie piu' interne per evitare traffico.Passiamo sotto Montecarlo , patria de lu vino bono , e tramite vie a bassa percorrenza di macchine si comincia a monta'. Prima andiamo alla casa di Pinocchio, Collodi , che a vederlo da lontano sembra che l'abbiamo appicciato alla montagna con la olla. Si passa davanti a villa Garzoni e possiamo subito ammirare le fontane vicino all'entrata .Quando siamo sopra la collina di fronte a Collodi comincia un saliscendi fra colline splendidamente verdi che ci riempie gli occhi di tanta bellezza. Passiamo accanto a piccoli borghi e a ville che si sporgono sulla valle sottostante . Poi siamo davanti alla prima delle ville lucchesi che in questa zona sono numerose e percio' decidiamo di fare un percorso per poterci passare davanti per guardarne piu' possibile . Qualcuno fa' lo storico e ci spiega alcune cose di queste ville e ci sembra di avere una guida al nostro servizio.Chiappa anche del bischero quando esagera nel fare la guida ma questo fa' parte del pigliarsi per il culo tra amici. Villa Torrigiani, villa Gabrau, villa Oliva , insomma il nostro amico storico aveva propio ragione di allungare il percorso per poterle ammirare. Dopo pochi kilometri costeggiamo il fiume Serchio e prendiamo la direzione Abetone per arrivare all'obbiettivo di giornata " il ponte del Diavolo".Il nome ufficiale del ponte e' "Ponte della Maddalena" molto probabilmente perche' ai piedi del medesimo , costruito intorno all'anno 1000, esisteva un oratorio chiamato appunto della Maddalena.La leggenda che si tramandono le persone del da' il nome comune del ponte che e' "Ponte del Diavolo ". La mia nonna che abitava proprio davanti a esso , sulla sponda destra opposta al Borgo, mi narrava la leggenda in cui il ponte doveva essere costruito in poco tempo ma il capomastro non avrebbe mai fatto in tempo. Il Diavolo si presento ' dal capomastro garantendo che l'avrebbe finito in una notte e in cambio avrebbe avuto la prima anima che vi sarebbe passata. Il capomastro accetto' e fu' cosi' che il ponte fu' finito in una notte . Pentitosi dell' accordo il tizio per non avere sulla coscienza nessuno, d'accordo con il prete , fece passare un maiale per primo . Il diavolo resosi conto che era stato ingannato ,dalla rabbia si butto' nel Serchio e spari'. Dopo avermi raccontata la leggenda la mi' nonna mi voleva porta' in borgo proprio passando dal ponte del Diavolo ma io non ne volevo sapere, poi non mi ricordo come ma mi convinse,ma arrivata davanti mi voleva far passare per primo. Memore di quello che aveva detto il Diavolo me la filai a gambe levate e da quella volta son passi un monte di anni ma un ci son piu' monto. Raccontato questo aneddotto agli altri del gruppo ho fatto la mia . Infatti mi han preso in giro tutto il tempo fino a casa... ma che volete e' il bello di stare con gli amici ! Ci si aggiorna ....
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