All' inizio della settimana ricevo una chiamata del mio Amico Andrea . L'ho conosciuto al corso di guida ed e' riuscito a farsi un bel giro di clienti . Ce l'hai mezza giornata per dammi una mano ? Icche tu voi, un ce la fai a stanni dietro ai tu clienti? rispondo . No e' che si sono aggreghi altre persone e da 5 che eramo siam diventi 15 e da solo e un ce la posso fare. Mi libero e senza chiede neanche andu ' si deve anda' fisso per il giorno dopo. Ci troviamo a Monteatini di fronte al comune e mentre aspettiamo i clienti scambiamo due chiacchere . Che giro si fa' oggi ? spero un si faccia tardi che quando si torna devo porta' la mtb dal mi' meccanico Giuliano, chiedo . Vogliono anda' a Pisa , dice Andrea , ora quando si parte si bada che pesci sono senno' si scorcia pe' fa' prima . Arrivano per primi un gruppo di Tedeschi che a vedelli ci sembrano fatti a ciclisti poi arrivano i tre Olandesi e per ultimi ,vociando , tanto per non sbagliarsi gli unici due Italiani.Controllate le bici , e tutto l'armamento finalmente si parte . E' mezzogiorno, ma con il vento in faccia e la prospettiva di farsi un bel giro il caldo guasi estivo un ci spaventa . Fin dalle prime pedalate si distingue subito la differenza tra la precisione di stare in strada degli stranieri e gli italiani. Cerchiamo di passare da vie secondarie per evitare , visto che siamo una bella brancata, il traffico che fra settimana e' abbastanza inteso. Viaggiamo in fila indiana o al massimo a due giusto appunto per non fare casino e non litigare con gli automobisti ma appena la strada si allarga gli ultimi due si affiancano a una delle poche donne del gruppo fino a stare in tre e occupare la carreggiata. Essendo in fondo vedo la scena e vado in avanti a richiamare i tipi che non devono stare nel mezzo, e indovinate un po' chi erano i fenomeni ?gli Italiani naturalmente . Senti , non potete stare nel mezzo alla via , dico al primo che affianco, vi s'era gia' detto . Ecco la risposta : ao' ci sa' da parla' con questa signorina , ora ce spostamo. Non fa' in tempo a finire la frase che si sente uno che sona' a tutto foo un clacson , ci affianca e strilla che un si deve sta' nel mezzo e mentre ce lo dice sta ' a telefona' . Bada che elemento che sei , un ci soni mia prima di arrivarci accanto cosi' ci si sposta ma ci affianchi e poi soni e telefoni anco, gli urlo mentre ci spostiamo e torniamo in fila per fallo passa' . Andrea ha visto la scena , mi si affianca e mi di dice di stare attento a quei due perche' oggi ci faranno casino. Arriviamo a Lucca , sfioriamo la citta' passando accanto alle sue mura. Dopo poco siamo a Nozzano e si sale per i centro metri che ci separano dal suo castello ancora fortificato con la cinta muraria merlata a forma ellettica con le sue due torri e con una unica porta di ingresso. Giriamo intorno al castello , foto e selfie di rito ,scendiamo e riprendiamo la via che ci porta dopo pochi kilometri al Balbano. Lungo la salita troviamo altri ciclisti e il gruppo si sgrana ,pero', con le tre donne del gruppo badacaso rimane sempre qualcuno. Siamo in cima da dove possiamo ammirare il lago di Massaciuccoli area lacustre a due passi dal mare . I tedeschi chiedono a Andrea di visitare il lago e visto che siamo in orario li accontentiamo. Sulla strada che porta all'entrata del lago troviamo il sito archeologico di una piccola villa romana con annesse le terme. Rimango per controllare le biciclette mentre gli olandesi scelgono di visitarla mentre il resto del gruppo con Andrea prosegue verso il lago che e' un area protetta perfetta per vedere da vicino la fauna . Andrea quando torna mi racconta che per andare sulle passarelle in legno del lago , i turisti gli hanno lasciato in consegna le scarpe e sono andati scalzi .Dopo poco riuniamo il gruppo e puntiamo in direzione di Pisa. Passiamo lungo canali, in mezzo a campi dove i covoni di fieno sembra che stanno in attesa che qualcuno li porti a casa e finalmente in lontananza vediamo qualcosa di bianco e storto che conosciamo. Facciamo notare al gruppo la cosa e come per magia il passo diventa piu' veloce per accelerare l'arrivo. Ecco piazza dei Miracoli, non ci sono parole da dire. Ogni volta che entro da sta' porta godo come pochi, mi confida Andrea, anche se ci torno cento vorte ogni vorta mi fa' veni' la ciccia di gallina. Lasciamo i turisti liberi di girare e gli diamo appuntamento dopo un ora . All'appuntamento arrivano tutti eccetto i soliti due , li vado a cercare , li trovo a bere al bar tranquillamente , gli dico di muoversi senno' si arriva dopo i foi. Prima di uscire da Pisa facciamo una sosta davanti alla splendida chiesa medioevale di San Zeno di cui si hanno notzie fin dall'anno 1000.Passiamo dal centro di san Giuliano Terme e ci infiliamo nell'omonima galleria . Appena entrati il rumore assordante dei ventilatori e delle poche macchine ci assale,l'adrenalina schizza a mille e quindi ni si' da gasse per uscire quanto prima . Una volta usciti Andrea fa' cenno di rallentare in modo di fare un passo che accontenti tutti , ma ecco che dal mezzo del gruppo in due si staccano e cominciano a lasciarci indietro. Andrea gli urla di fermarsi ma quelli non ci cagano manco di striscio anzi aumentano. Ma chi sono quelli che sono andati avanti ?chiede Hans il capogruppo dei Tedeschi .Chi vuoi che siano, i due brodi degli Italiani, rispondo, non so' se ha capito la parola brodi ma ormai l'ho detta .Li lasciamo andare con la certezza che la strada essendo dritta per dieci kilometri e' siuro li troviamo al primo bivio che dobbiamo prendere. Infatti sono li' belli tranquilli che ci aspettano ma questa volta Andrea si incazza di brutto e li cazzia bellammodo e loro serafici gli dicono che ormai erano lanciati e volevano aumentare l'andatura perche' il passo era da anziani .Passiamo dalla campagna di Verciano sotto l'acquedotto Nottolini costruito nel 1850, lungo poco piu' di tre kilometri e formato da 460 archi in mattoni per portare l'acqua alla citta' di Lucca. Dopo circa una ventina di minuti vedo che prima uno e poi l'altro degli italiani ha difficolta' a rimanere aggangiato al gruppo che ora va' molto piano,mi avvicino , chiedo che succede e tutte e due mi dicono che hanno i crampi e un ce la fanno piu'.Bene , bravi , bis , e ora che si fa'? mi domanda Andrea. Siccome m'anno belle che pieno e visto che siamo a dieci minuti dal treno sti' briai li riporto io col treno e cosi' te vai tranquillo con gli altri. Bene si fa' cosi' senno e un ci si leva le gambe, risponde. Arrivati alla stazione salutiamo il resto del gruppo. Al momento dei saluti il nostro amico Hans si gira verso di noi tre e dice in perfetto toscano : Italiani, vi fate sempre rionosce !! Bella figura da bischeri ! Non c'e' che dire l'ha detto propio bene Ci si aggiorna...
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